Laboratorio – relazione
Dopo aver svolto un’esperienza di laboratorio, si richiede generalmente la stesura di una relazione.
Perchè?
- Per rielaborare quello che è stato svolto, a mente lucida e con tranquillità;
- Per collegare la parte pratica, con la parte teorica letta sul libro o appresa in classe;
- Per imparare a scrivere in modo scientifico: una relazione non è un classico tema, ma una descrizione dettagliata di quanto è stato eseguito, in modo che altre persone possano ri-eseguire quell’esperimento, nello stesso modo;
- Per verificare, in caso di risultato dubbio, quello che è stato fatto;
- Per avere una memoria storica del programma di laboratorio svolto, da poter consultare in ogni momento;
La stesura di una relazione, però, non è sempre semplice.
I paragrafi da considerare sono generalmente:
- titolo dell’esperienza e data
- obiettivo dell’esperimento, ossia cosa devo indagare/trovare …
- Parte teorica, ossia un breve paragrafo dove si riassume la teoria alla base dell’esperimento condotto
- Materiali, ossia tutto ciò che è stato utilizzato per eseguire l’esperienza. A volte questo paragrafo può essere distinto in: Vetreria, Soluzioni impiegate e Reagenti
- Procedimento, ossia la successione di TUTTI i passaggi eseguiti durante l’esperimento. Il mio consiglio è di redigere questo paragrafo a punti, in modo da rendere l’esposizione scritta più chiara e comprensibile
- Osservazioni, ossia l’insieme dei dati (qualitativi o quantitativi) raccolti, durante lo svolgimento dell’esperienza. Spesso in questo paragrafo vengono inseriti grafici e tabelle, per organizzare meglio i dati.
- Conclusioni, ossia un paragrafo nel quale si risponde alla domanda: cosa è emerso dall’esperimento e da tutti i dati che ho raccolto?