Malattie infettive – profilassi

La profilassi è l’insieme dei provvedimenti che devono essere attivati per impedire l’insorgenza ed evitare il diffondersi delle malattie infettive.

La profilassi indiretta riguarda i provvedimenti rivolti all’ambiente fisico e sociale, per bonificato o migliorarlo, in modo da renderlo inospitale  per gli agenti patogeni. Queste tecniche si adottano in assenza di pericolo reale, ossia in assenza di casi di malattia.

Un esempio di profilassi indiretta è l’immunoprofilassi (vaccinazioni e immunoprofilassi passiva), che ha lo scopo di aumentare la resistenza dei soggetti sani agli agenti patogeni, per impedirne lo sviluppo.

La profilassi diretta si attua in presenza di un pericolo effettivo, quindi quando si sono già verificati casi di malattia. Le tecniche sono rivolte alla fonte dell’infezione, ossia al portatore, oppure rivolte ai veicoli e vettori.

Per quanto riguarda le misure destinate al malato, sono:

  • notifica all’autorità sanitaria competente;
  • accertamento diagnostico, ossia esami e test che verifichino il reale stato di malattia;
  • indagine epidemiologica, per ricercare la catena di trasmissione e la fonte iniziale della patologia;
  • isolamento, ha lo scopo di circoscrivere  la malattia, impedendone la diffusione (domiciliare, ospedaliero o contumaciale )
  • terapia, per curare il paziente e bonificarlo.

Per quanto riguarda le misure destinate all’ambiente, si distingue tra:

  1. Disinfezione, ossia eliminazione di germi, attraverso sterilizzazione, processi naturali (invecchiamento, luce solare, essiccamento, temperatura, diluizione, sedimentazione), fisici (calore e radiazioni), chimici (disinfettanti).
  2. Disinfestazione, ossia l’eliminazione di macroparassiti e vettori, come ratti, mosche, zanzare …

Mappa concettuale: profilassi diretta e indiretta.

Mappa concettuale: profilassi verso il malato

Mappa concettuale: profilassi verso l’ambiente.